Una riflessione nel 'mentre'
In molti sostengono che “dopo”, tutto cambierà. Il dopo naturalmente si riferisce al dopo Covid-19. Tuttavia nessuno sa e dice quando il virus diverrà innocuo. Quindi dovremmo entrare nell’ordine di idee che quel “dopo” è invece un “mentre” una pasqua. Anche perché quel 19 fa presumere che possa esserci un 20 e un 21 e così via.Il cambiamento allora in che cosa può consistere? Se il “mentre” fosse delimitato da un vaccino, possiamo presumere che i consumi temporaneamente diminuiscano, aumenteranno la disoccupazione i sovraindebitamenti e i fallimenti, le relazioni tra di noi si attenueranno, potranno verificarsi comportamenti estremi di chi non riesce a sopportare questa situazione di calma preoccupante.
il 'dopo'
il 'metodo'
segue:
Il cambiamento deve essere di metodo prima ancora che di valori. Qualcuno ha detto “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.” ( Sir Winston Churchill).
È impellente cambiare metodo di fare politica e governare un Paese. Non si tratta di avere argomentazioni o peggio simpatie più o meno forti a favore di questo o quel personaggio politico usati e gettati in pasto al pubblico dai media per guadagnare lo share, smaniosi della ribalta ma non della politica.
Necessita ed è urgente saper proporre una strategia scritta e
mantenerla viva. La strategia d'altra parte è un documento col quale dobbiamo prefigurare il nostro futuro.L’impero romano a nord, seppe oltrepassare la Manica e spingersi fino al Reno. Cesare fu il primo a chiamarli Germani. Ha lasciato l’impronta per la formazione dell’Europa. Ma quando si affievolì la strategia, non più adeguata ai propositi di conquista, l’impero si dissolse.
Ricostruire una strategia per i nostri giorni, nell’ambito del nostro sistema democratico è ancora possibile e il Covid 19 nel “mentre”, ci offre solo un’opportunità di riflessione che può consentire il cambiamento. Va colta prima del “dopo” quando non sarà più possibile coglierla perchè le cose torneranno ad essere come il 'prima'.
I partiti si dotino di una strategia scritta e svolgano la loro attività politica discutendone fra loro. Sarebbe un grande segno di modernità politica. Potremmo davvero ritornare ad essere di esempio al mondo e capirne la differenza con l’ormai usurato “Made in in Italy” per colpa di una politica inesistente.